Sommario
A Nantes mortificante sconfitta per l’Italvolley, che solo a muro è superiore alla Francia, ma soffre negli altri fondamentali. 3 – 0 implacabile nel quarto di finale del mondiale francese
In un’Italia mezza acciaccata, Zaytsev passa a fare lo schiacciatore, nel secondo set, ma a 31 anni inizia a perdere colpi e con i postumi del virus gastrointestinale di sabato, che ieri ha colpito Antonov, mentre Juantorena ha giocato con due infiltrazioni alla schiena crollando nel terzo set. Da non dimenticare che anche Lanza è rientrato in Italia, anzitempo, per un infortunio alla schiena, e forse neanche l’Italia al top avrebbe potuto battere questa Francia, veramente forte.
Durante la partita abbiamo assistito ad ace a ripetizione di Ngapeth a differenza dei pochi che mette a segno l’Italia. La difesa comunque tiene e non si va oltre le 3 lunghezze di ritardo, nel primo tempo. Juantorena è spesso murato, vittima anche del suo mal di schiena e sbaglia una palla importante sul 14-9 che non danno buone sensazioni. Sul 16-10 entra Lavìa per Antonov, il russo resterà in panchina, mentre il calabrese tradisce i 20 anni e va in crisi di fronte alle bordate di Boyer, l’opposto di Verona. Il 25-16 è frutto anche dello 0/6 in attacco del nostro zar. Sembra di essere tornati indietro di un anno, al mondiale di Torino, al 3-0 con la Serbia e al set concesso subito alla Polonia, costato l’accesso in semifinale. Non entra il servizio e il resto è di conseguenza.
Nel secondo set spariscono i nostri centrali e non basta la svolta di Blengini, di riportare Zaytsev in banda, come nel triplete italiano di Perugia, per fare spazio a Nelli. Il fattore campo gasa i francesi, le luci si spengono nei timeout, con effetto scenico unico. Entra il mancino Lyneel per Tillie, il figlio del ct, acciaccato, Ngapeth batte su Zaytsev e dà il +4, quasi a dimostrare di restare più forte dello zar, che a Modena ha raccolto la sua eredità. La Francia conferma di avere una gran difesa, il contrattacco azzurro è flebile, Nelli ha un buono sprazzo e avvicina. Entra Sbertoli per battere, porta al 20-19, la parità arriva a muro, con Anzani, il sorpasso è di Nelli. Boyer va in crisi, manda lungo, sul 22-24 è proprio Gabriele Nelli a farsi murare. Sfumano i tre setpoint,
Zaytsev paga la desuetudine a giocare in banda, mette fuori due conclusioni, pur avendo di fronte il friulano Toniutti, che nel muro ha l’unico tallone d’Achille. Il 27-25 ha il sapore di una sentenza, con il 2-0, la parità era meritata, nei finali di set tirati l’Italia conferma i limiti del 3-1 di fine girone.
Nel terzo emergono i 34 anni di Juantorena, aveva chiuso con la nazionale un anno fa, fatica a reggere le stagioni infinite, era stato mvp in Champions league, anche all’Olimpiade rischierà di flettersi nelle gare decisive. Lombalgia adesso, problemi alle ginocchia in passato, è l’usura di chi gioca tanto e ai massimi livelli. Sull’8-4, Blengini consiglia: “Per andarli a prendere dobbiamo fare cose, ma non guardiamo il punteggio”. L’11-4 è di Boyer con tre aces, su Colaci e due su Juantorena. Deve entrare Lavia, ma l’opposto schianta anche Zaytsev.
“Non arrendersi, serve l’orgoglio”, è l’altro suggerimento del ct, mentre saltano i 7mila del palazzetto di Nantes. Dal -10 l’Italia recupera 4 punti con 4 debuttanti agli Europei, anche Sbertoli per Giannelli e Cavuto per Zaytsev. Va meglio ma è tardi, sul 16-11 l’ultima illusione, di prolungare il match. La difesa di Lyneel dà l’allungo finale, per il 25-15. Sono mancati anche Giannelli, in genere trascinatore, e i liberi, Colaci, fuori domenica per la gastroenterite, e Balaso. La Francia neanche ha coinvolto tanto i centrali, Le Roux (6 punti) e Le Gouf.
Nell’altro quarto della serata, ad Anversa, l’Ucraina spaventa la Serbia, aggiudicandosi il primo e il quarto set, poi passa la 4^ del mondiale, che dopo la qualificazione olimpica persa a Bari contro l’Italia ha esonerato Nikola Grbic per Kovac.
Le semifinali. Giovedì, a Lubiana, Slovenia-Polonia, alle 20,30, venerdì a Parigi dalle 20,45 Francia-Serbia. Le dirette saranno su Raisport, resta solo il marchigiano Alberto Giuliani, per l’Italia, è ct della Slovenia, che proverà ad allungare la partita con i due volte campioni del mondo, senza Kurek ma con il cubano Leon. Si va decisamente verso una finale tra Francia e Polonia, l’Italia esce ai quarti come due anni fa, con il Belgio. Allora però Zaytsev era a casa per la questione delle scarpe, stavolta i guai fisici e il virus hanno allargato il gap nei confronti dei transalpini. Che a gennaio dovranno sudarsi la qualificazione a Tokyo. Almeno l’Italia è certa di difendere il suo argento olimpico.